Risposta ai quaderni del CICAP sull’Omeopatia.
Novembre 2001..
Legenda:
Il testo in nero è quello dell’intervista
e delle informazioni provenienti dal sito CICAP.
Il testo in rosso delimita
la segnalazione del lettore che ha proposto l’articolo per
il commento.
Tra parentesi ed in blu i commenti, risposte del Dottor Paolo Mosconi.
L’iniziale maiuscola in rosso segnala la correzione fatta al testo originale dal Dottor Paolo
Mosconi.
*********
“La Medicina alternativa è qualcosa
di unico, perché non esistono alternative per altre discipline
scientifiche: nessuno, infatti, ha mai pensato a una chimica alternativa,
a una fisica alternativa o a una biologia in alternativa alla
scienza ufficiale (Lo sono state, alternative
(vedi Galileo Galilei per citare uno dei tantissimi). fino a quando,
arando l’ignoranza che gli si opponeva ciecamente, hanno
dimostrato, in maniera troppo evidente per essere negata, ribaltando
gli interessi che lottavano per soffocarle, la validità
dei loro asserti).
Perché ciò avviene per la Medicina?” (Come il solito, oberata d’interessi che nulla hanno a che
fare con la salute, è l’ultima a liberare le sue
gambe dal pantano per tentare di correre e la storia dimostra
che fino ad ora non c’è mai riuscita completamente).
E’
un lettore che segnala:
“Inizia
così, la presentazione dei Quaderni del CICAP.
Sembra proprio
un bel passo indietro quello del CICAP, che altri non è
che il “Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni
sul Paranormale” quando fa di tutto un bel calderone, considerando
l’Omeopatia (maiuscolo!) un fatto
che riguarda il paranormale…”.
(Se
anche i lettori se ne accorgono è un bel problema per il
CICAP).
(Ancora una volta
parlano scienziati (notare il minuscolo) che, appena aprono bocca,
dimostrano, a chi sa, che stanno parlando di qualcosa, che non
conoscono affatto o di cui hanno sommariamente sentito parlare,
approfittando dell’ignoranza della gente, di cui si ergono
a difensori, per mascherare la propria ed il terribile è
che in questa crociata brancaleonica troviamo nomi pubblici (Rita
Levi Montalcini, Fulvio Garattini, per citare solo due degli esempi
più penosi) che allargano i confini del loro “parere
e non sapere” dimostrando una colpevole e stupefacente superficialità
nel dichiararsi all’opinione pubblica, di cui carpiscono
bellamente la fiducia, sentenziando, appunto, su cose che non
conoscono e che non hanno mai praticato come risulta evidente
dalle loro affermazioni).
Mi sembra comunque giusto pubblicare l’intervista a S. Fuso consultabile assieme ad altri articoli interessanti sui fenomeni paranormali che questi “scienziati” affermano essere presenti nella pratica medica Omeopatica (maiuscolo!) www.cicap.org.
La
teoria Omeopatica (maiuscolo) non si regge in piedi eppure ci sono medici
che ci credono fermamente.
Perché?
A cosa credono?
Lo
dovrebbe chiedere a loro, non a me (che non
so neanche di cosa si tratta anche se, riguardando la salute di
milioni di persone, delle quali non tengo nessun conto assimilandole
a creduloni imboniti e senza cultura, avrei il dovere di conoscere
perfettamente privandomi altrimenti di qualunque diritto alla
critica).
In
campo scientifico vige una regola che può essere sintetizzata
nel modo seguente: "L’onere della prova spetta a chi
fa l'affermazione" (Così come l’onere
dello studio e della ricerca dell’informazione corretta
spetta al Professionista che poi deve consigliare chi gli si affida
con fiducia ed un esempio su tutti è l’ignoranza
dei più sull’argomento vaccinazioni).
In
altre parole, sono gli Omeopati (maiuscolo) che dovrebbero fornire le prove scientifiche
della validità della loro disciplina (a
tutti coloro, specie i colleghi Medici, che si mettano nella condizione
di conoscere almeno i presupposti di base per comprendere le informazioni
che ricevono).
Probabilmente (mi piace questo “probabilmente” che denota certezza
del possesso dell’argomento trattato) i Medici Omeopati (maiuscolo per favore) basano le loro convinzioni su errori
metodologici nella valutazione dell'efficacia della terapia (essendo la loro Laurea diversa da quella degli altri Medici,
non conoscono il metodo scientifico ed i suoi sistemi d’esecuzione
alcuni dei quali brillantemente e costruttivamente criticati)
(a scanso d’equivoci, per qualche tonto che non capisse
l’ironia, la Laurea in Medicina è la stessa per tutti
i Medici, Omeopati e non).
Non
è sufficiente costatare l'eventuale miglioramento delle
condizioni del Paziente (maiuscolo!) in seguito alla terapia per decretare l'efficacia di quest'ultima (grazie per l’informazione che altrimenti
esulava dalle nostre conoscenze di Medici e dalla nostra capacità
d’analisi).
Occorre
necessariamente procedere a studi comparativi con campioni di
controllo trattati con un placebo (solo un
incompetente, nel senso etimologico, farebbe una critica di questo
tipo alla procedura Omeopatica ma il perché glielo facciamo
andare a studiare invece che spiegarglielo qui perché questo
Lucignolo (vedi Pinocchio) un pò di fatica, oltre a quella
di modulare aria, vogliamo che la faccia).
Solamente
se la terapia fornisce effetti superiori al semplice placebo può
essere considerata efficace (quest’informazione
illuminata non è patrimonio di un Medico Omeopatico che
quindi deve ringraziare riverente; ironia vedi sopra).
Nessuno
ha mai dimostrato che l'Omeopatia (maiuscolo!) sia in grado di superare un simile controllo (ed anche se lo avesse fatto, nei duecento anni della sua storia
moderna e nelle centinaia di storia antica, che il tomo, non bel,
non conosce e né saprebbe come conoscere, lui non lo sa
di certo e lo sfidiamo a darci quest’informazione ed a dirci
come se l’è procurata).
Non pensa che il Medico Omeopata (maiuscolo!), sia per forma mentis, che per il modo di operare, sia molto più simile ad un mago stregone che ad un vero ricercatore?
Mah,
io non voglio offendere nessuno (tanto meno
dei Medici sicuramente più titolati e preparati di me).
Indubbiamente un Medico dovrebbe possedere nel suo bagaglio culturale
le nozioni fondamentali del metodo scientifico (lo ha sfiorato il dubbio?).
Spesso
gli Omeopati (maiuscolo!) disattendono i criteri e i canoni caratteristici di questo metodo (non conoscendo il metodo Omeopatico, com’è evidente
dalle affermazioni fin qui espresse, come posso sapere se disattendono
o no?).
Com'è
noto molti preparati Omeopatici (maiuscolo!), a causa dell'eccessiva (rispetto a che?) diluizione, non contengono più
nessuna traccia del principio di partenza (tintura
madre) (oppure che la chimica odierna non è in grado di
valutare e comprendere; sempre per Lucignolo rimandiamo ai lavori
del Fisico dell’Università di Heidelberg Dottor Fritz
Albert Pop e sorriderò curioso mentre ne cerca i libri
e le pubblicazioni).
Credere
che il "nulla" possa avere qualche effetto terapeutico
e appellarsi a vaghi concetti mai dimostrati scientificamente
quali la "dinamizzazione" o la "memoria dell'acqua"
sicuramente non appare molto scientifico (gli
unici concetti vaghi che qui risaltano sono quelli confusi di
chi sta parlando).
L’Omeopatia (maiuscolo!) fa male?
Di
per sé un rimedio Omeopatico (maiuscolo!) è generalmente innocuo (ci
dica, esimio, quando non lo è e le saremo debitori), non
contenendo alcun principio attivo (dosabile con le tecniche attuali;
ma neanche questa affermazione dell’intervistato è
esatta).
Ciò
non significa che l'Omeopatia (maiuscolo!) sia immune da rischi.
Chi
si affida a tale terapia, infatti, spesso rinuncia ad altre terapie (non è vero) sicuramente più efficaci, con
conseguenze talvolta dannose (che il Collega
Medico Omeopata non è in grado di valutare essendo provvisto
di Laurea di serie diversa da quella di un altro Medico).
Nel
suo libro Guarire dall'Omeopatia (maiuscolo!) (Ed. Marsilio) il medico e giornalista Stefano
Cagliano illustra diversi casi di danni provocati dall'utilizzo
dell'Omeopatia (maiuscolo
per favore) (saremo ben lieti di scambiare informazioni con questo
sedicente a proposito dei danni prodotti dai farmaci e da chi
li usa con metodo scientifico osservando che, se il “signor”
S. Cagliano scrive con la stessa serietà con cui riferiscono
che s’informa, è sicuramente meglio che continui
a fare solo il giornalista).
Che relazione c’è tra Omeopatia (maiuscolo!) e New Age?
La
New Age è un movimento spirituale (?) (culturale per essere precisi) all'interno
del quale prosperano numerosissime pseudoscienze (mah!
Cosa vuol dire? Mi ricorda lo stupore di Nanni Moretti nel film
La stanza del figlio a proposito della predica del prete alla
funzione funebre del figlio).
Tendenza
comune dei seguaci New Age è la ricerca di uno stile di
vita più aderente alla natura.
In
questa logica le cosiddette "terapie dolci" riscuotono
un certo successo.
Di
conseguenza è abbastanza frequente trovare seguaci New
Age che si affidano alle cure Omeopatiche (maiuscolo!).
Occorre
tuttavia osservare che l'equazione naturale = buono è del
tutto priva d’ogni fondamento razionale (era meglio rispondere non lo so oppure rimandare la risposta
a dopo un sensato approfondimento visto che tra New Age ed Omeopatia
c’è la stessa relazione che fra l’acquisto
di un’automobile e la religione cattolica assimilabili,
appunto, dal fatto che, indipendentemente dalla convinzione religiosa
si può scegliere il mezzo ritenuto più idoneo per
uno scopo).
Le
stesse malattie che le "medicine dolci" (qualcuno
sa perché le chiamano dolci? Lucignolo sembra ignorarlo)
cercano di combattere sono perfettamente naturali (ma cosa vuole
dire, caro?).
Come mai nell’Omeopatia (maiuscolo per favore come si conviene ad una Disciplina anziana e pluridecorata) contemporanea s’invoca spesso il concetto New Age della "mistica energia della vita" per spiegare questa tecnica ? (questo risulta solo all’interrogante; non a me che La esercito da 30, trenta, anni)
Molti
sostenitori dell'Omeopatia (maiuscolo!) fanno pressappoco questo ragionamento.
Essi
danno per scontato (alcuni Medici dopo 40 o
più anni di pratica clinica) che l'Omeopatia (maiuscolooo!) funzioni (da
duecento anni a questa parte).
Inoltre
affermano che la scienza "ufficiale" non è in
grado di spiegarne il funzionamento (vero,
ma non è neanche in grado di spiegare il funzionamento
dei suoi farmaci “ufficiali” o di prevederne gli effetti
ed i loro tempi di manifestazione come dimostrano continuamente
le specialità proposte e poi più o meno prontamente
ritirate per danni gravi perché i danni meno gravi, malattie
iatrogene o intossicazioni da farmaci (vedi anche ed in particolare
risalto i vaccini), campo inesplorato della moderna Medicina scientifica,
sono sorvolati).
A
questo punto si sentono autorizzati a ricercare spiegazioni fantasiose (il parlante, che non ha imparato proprio nulla
dal saggio grillo, non è in grado di citarne nemmeno una
per i motivi detti sopra e dare del fantasioso ad un Collega Medico
è un’affermazione che può costare cara se
supera la pazienza di chi ascolta tutto questo rumore d’aria
che esce da contenitori gonfi).
Nell'ambito
di queste spiegazioni spesso e volentieri si tira in ballo il
concetto d’energia (anche il Professor
C. Rubbia lo fa!, ed anche il Professor Enrico Fermi lo ha fatto!).
Questo
è un termine che in ambito scientifico ha un suo preciso
significato (sul preciso significato del termine,
che non ci risulta esistere e che ha già subito diversi
cambiamenti prima e dopo Einstein (anche lui già in disuso
da qualche tempo) e mai definitivi, il dotto ci darà una
spiegazione a tempo e luogo se è un miles non gloriosus),
ma che in bocca ai sostenitori delle pseudoscienze (termine
noto allo pseudoscienziato) perde completamente il suo
significato originario (originario vuol dire
quello dato dai Cinesi 7000 ed oltre anni fa? Sono stati i primi
quindi originario spetta a loro) e assume la funzione di
"termine grimaldello" in grado di spiegare ogni cosa.
Evidentemente,
però, prima di ricercare le spiegazioni di un certo fenomeno
bisognerebbe aver dimostrato al di là d’ogni dubbio (la certezza è il pane dello stolto
e non l’ho detto io, cito solo) l'esistenza del fenomeno
stesso: in questo caso l'efficacia dell'Omeopatia (maiuscolooo!) (dimentichiamo,
per un attimo, che è un metodo praticato in tutto il mondo,
riconosciuto e regolamentato dalla legislazione Europea con una
Farmacopea Ufficiale, insegnato in grandi Università anche
Italiane, per quanto ci concerne e con un curriculum di duecento
anni di lotta vittoriosa contro gli ignoranti che da solo sarebbe
abbondantemente sufficiente a testimoniare l’efficacia).
(Notato questo,
parlare di verificare oggi l’efficacia dell’Omeopatia
mi ricorda una metafora dialettale Romagnola che si riferisce
ad un individuo che per la sua brillantezza d’ingegno e
tempestività d’intervento è paragonato agli
attributi del cane maschio che, ovviamente, arrivano sempre dietro,
leggasi in ritardo, rispetto alla bocca, vicina al cervello, che
ha già abbaiato).
La
maggior parte dei medici Omeopati (maiuscolo!) legano le loro terapie a filosofie orientali e all’occultismo...(ma
dove le trova queste affermazioni).
(Per l’interrogante rimandiamo alla biografia di S. F. C.
Hahnemann sulla quale, se avrà la bontà di firmarsi,
alla prima occasione lo interrogheremo e per aiutarlo ed incuriosirlo
diremo che i produttori di vino e gli enologi ne sanno più
di lui).
Non
necessariamente.
Non
credo che questo sia un atteggiamento comune alla maggior parte
degli Omeopati (maiuscolo!) (Gli Omeopati (maiuscolo!) si rifanno all'insegnamento del Medico tedesco Christian Friedrich
Samuel Hahnemann che, verso la fine del settecento, inventò
l'Omeopatia (maiuscolo!).
La cosa curiosa è che a quei tempi l'Omeopatia (maiuscolo!) aveva almeno il vantaggio
di non essere nociva (vantaggio che continua
a mantenere), contrariamente alla maggior parte delle arcaiche
pratiche mediche comunemente applicate.
Oggi
la situazione è per fortuna cambiata (il
36% (36 individui su cento) dei ricoverati totali in ospedale,
statistica statunitense del 1999, affetto da malattie iatrogene,
non è dello stesso avviso).
L’articolo 2117 del Catechismo della Chiesa Cattolica condanna le pratiche mediche che sfruttano la credulità altrui. Mi sembra il caso di un certo tipo d’Omeopatia (maiuscolo!) (facile anche di un certo tipo di giornalismo e di parere basato sul forse. Quale tipo?, devo supporre che i dialoganti conoscano diversi tipi di Omeopatia mentre, da come parlano, si evince facilmente che non sanno neanche il significato del termine e a che cosa, in pratica si riferisce. L’ho io una buona domandina per voi cari questionanti: “Che cosa è l’Omeopatia e che differenza c’è fra questa e la Medicina Omeopatica?”, bella vero? E soprattutto facile), lei cosa ne pensa?
Non
mi sembra necessario rifarsi al Catechismo (di
cui presumibilmente ha lo stesso livello di conoscenza dimostrato
per l’argomento in questione) per comprendere che
abusare della credulità altrui sia sempre negativo (ricordiamocelo
mentre parliamo!).
Noi
del CICAP difendiamo la razionalità (???) e condividiamo chiunque persegua quest’obiettivo,
indipendentemente dalle sue convinzioni religiose e o politiche.
Indubbiamente
nell'ambito delle pratiche mediche alternative, e quindi anche
dell'Omeopatia (maiuscolo!),
si usa la credulità della gente (che
è tutta disinformata, credulona e perché no? Diciamolo,
stupida e chi la pratica è un Medico truffatore, bene,
bene…).
Ma,
se vogliamo essere obiettivi, dobbiamo evidenziare un altro aspetto.
Gli Omeopati (maiuscolo!) tengono in gran considerazione i bisogni psicologici ed emotivi
dei Pazienti (maiuscolo!).
Il
motivo per cui molti individui si affidano alle loro cure è
proprio legato alla gratificazione emotiva che essi traggono dal
fatto di essere considerati Pazienti
persona (maiuscolo!) anziché Pazienti organismo (maiuscolo!) (e già sarebbe un bel passo avanti che gioverebbe
molto in particolare alla salute del Medico).
Quest’evidenza
dovrebbe essere presa seriamente in considerazione dalla medicina
ufficiale.
Solamente
quando si riuscirà a fondere l'efficacia della medicina
scientifica con la necessità di soddisfare le esigenze
psico emotive dei Pazienti (maiuscolo!) si potrà evitare che molta gente compia scelte irrazionali
rincorrendo speranze illusorie (non è
necessario riscoprire la Medicina Omeopatica esiste già.
Ricordate la domanda? Perché ho detto Medicina Omeopatica
e non Omeopatia?).
Dottor Paolo Mosconi
Medico Chirurgo, Omeopata.
P. S.
Normalmente non
rispondo ad affermazioni, da chiunque fatte, che denotino, in
modo così evidente ignoranza e malafede (colpevole per
un laureato, colpevolissima per un laureato in Medicina), rispetto
all’argomento trattato né sono un paladino votato
all’ideale e cieco ad ogni ragione.
Sono un Professionista
(maiuscolo!) della Medicina che esercita un mestiere e sceglie
i metodi a disposizione in base ai risultati che sono in grado
di fornire e da 30 (trenta) anni pratico la Medicina Omeopatica.
Non devo difendere
un cartello e sono aperto a tutto ciò che migliorerà
i miei risultati senza rischiare di danneggiare il mio prossimo
che ho giurato di curare.
Nella pratica
della Professione (maiuscolo) ritengo sia compresa e doverosa
la lotta all’ignoranza in qualunque forma si mostri o da
chiunque sia apologizzata e questo è un impegno che quotidianamente
rispetto.
Oggi colgo l’occasione
di queste banalità, che ho commentato bonariamente, per
occupare uno spazio di Naturalmail®,
un giornale elettronico che, secondo me, ha il pregio estremo
di stimolare la riflessione, la conoscenza consapevole senza paura
e senza riguardo per la gramigna ed offre lo spazio d’espressione
a chiunque voglia collaborare onestamente e concretamente al miglioramento
della salute.
Riporto di seguito
dal sito CICAP alcuni pareri di scienziati ed uomini di cultura.
In verità
sono rimasto sorpreso, per motivi di considerazione personale,
dalle affermazioni del Prof. Renato Dulbecco cui tuttavia attribuisco,
a mio arbitrio, la dote maggiore del Vero Scienziato che è
quella di riconoscere e correggere gli errori che nel suo caso
e solo nel suo, sono certo, fatti in buona fede.
Estratti dal sito internet CICAP
Al signor
Luigi Garlaschelli
Chimico, Università di Pavia
Responsabile Sperimentazioni CICAP.
Come
può un chimico sperimentare qualcosa che chimica non è
e che esula dalle conoscenze della chimica che pratica?
Non al chimico
ma al Clinico compete il giudizio di una terapia.
La chimica e la
fisica nascono da intuizioni precedenti la pratica e da questa
non può derivare giudizio su una nuova intuizione.
Per giudicare
bisogna prima conoscere e praticare.
Per pareri sull’Omeopatia
interpelliamo gli Omeopati, è più ragionevole e
crea meno confusione.
I Cinesi sono
terrorizzati dal perdere la faccia non potendo provare le proprie
affermazioni.
Molti
sono stati i commenti espressi dalla comunità scientifica
sull'Omeopatia (maiuscolo!) che era stata oggetto della trasmissione per la quale Piero Angela
è stato citato in giudizio.
Ecco
in proposito alcune delle dichiarazioni.
Rita
Levi Montalcini (da decenni studiosa e praticante
Omeopata, sic!): "Mi rallegro per questa eccellente
trasmissione televisiva".
Dopo
aver detto di ritenere l'Omeopatia (maiuscolo!) "non una cura alternativa ma una non cura (parere
di un Clinico Medico esimio che mai ha avvicinato un letto con
un Paziente dentro)", ha aggiunto: "Il danno
maggiore di questa cosiddetta terapia è quello di illudere
i Pazienti (maiuscolo!)
(che da duecento anni non si rendono conto di essere illusi e
continuano a rivolgersi sempre più numerosi) incoraggiandoli
a ricorrere ad una cura che non ha alcun fondamento scientifico".
Anche
il Premio Nobel Renato Dulbecco ha avuto parole molto chiare per
i prodotti Omeopatici definendoli "pasticci senza valore
alcuno" (Caro Professore, Le do il credito
di ricredersi, studiando, per la stima che nutro nei suoi confronti).
Sulla
stessa linea critica si è dichiarato il professor Umberto
Veronesi (altro emerito Omeopata da tempo immemorabile) con una lettera inviata a Piero Angela.
I
cinque membri della Sezione V del Consiglio Superiore di Sanità (in cui la figura del Medico Omeopatico, in
quanto Medico, è debitamente rappresentata, ironico) si sono congratulati con Piero Angela per la "obiettiva trasmissione
sui rimedi Omeopatici (maiuscolo!)" (che conoscono e sanno usare benissimo per
lunga consuetudine) aggiungendo di "ritenere importante
che l'opinione pubblica sia correttamente (sottolineo
il correttamente da parte di chi parla di metodi che non conosce
come se li conoscesse) informata sui danni che possono
derivare con l'impiego di prodotti privi di documentazione scientifica" (che comunque non si sono mai dati la pena di consultare e forse
non saprebbero neanche come trovare).
Molto
eloquente è anche la posizione espressa dalla Società
Italiana di Immunologia (il campo d'azione dell'Omeopatia (maiuscolo!)), (chi l’avrebbe mai sostenuto
che l’immunologia è il campo di applicazione dell’Omeopatia?) il cui Presidente professor Alberto Mantovani (noto Medico Omeopatico anche lui) ha dichiarato: "I
rimedi Omeopatici (maiuscolo!) (che non so cosa sono) non hanno dimostrato
alcuna attività (non saprei neanche
come costatarla del resto) sul sistema immune in condizioni
controllate (vedi parentesi precedente).
Si
tratta quindi di una pratica (anche la mia) priva di fondamento scientifico, potenzialmente dannosa per i
Pazienti (maiuscolo!), in particolare
quando si sostituisce a profilassi e terapie di provata efficacia (e quando sarebbe?).
Plaudiamo
quindi al servizio sull'Omeopatia (maiuscolo!) per la coraggiosa presa di posizione".
Un
significativo plauso al servizio di SuperQuark è venuto
anche da strutture universitarie e ospedaliere a diretto contatto
con la realtà dei Malati (maiuscolo!)
(che non sono mai stati presi in considerazione se non come creduloni
ignoranti e tanto meno interpellati nel merito).
Molto
importante in proposito la posizione espressa dal grande complesso
degli Ospedali Riuniti di Bergamo.
Tutti
i venti Primari (professionisti dell’Omeopatia
da innumerevoli anni e titolari di reparti ospedalieri Omeopatici,
ironia) hanno firmato una lettera in cui si complimentano
con la RAI "per la trasmissione SuperQuark che ha offerto
un reportage ampio, documentato e finalmente non ambiguo sull'Omeopatia (maiuscolo!) interpretando l'autentico
spirito di servizio pubblico".
Anche
il Ministro della Salute, il professor Girolamo Sirchia, di formazione
immunologo, ha espresso recentemente il suo pensiero (documentatissimo) in un'intervista alla Stampa di Torino
dicendo che i prodotti Omeopatici (maiuscolo!) "non vengono normalmente sottoposti a quei protocolli di
validazione adottati per gli altri farmaci, come la sperimentazione
in doppio cieco.
Di fronte a questa mancanza di dati (già
esistenti ma a me, ministro e medico, ignoti e che, in ogni caso,
non mi sogno neanche di andare a procurarmi) è naturale
che esistano dubbi legittimi sulla validità di questa cura
e quindi non posso (uguale a non sono in
grado perché non so) certo criticare coloro che
non considerano questi composti come veri e propri farmaci".
"In
conclusione" ha detto Piero Angela "ritenevo mio dovere,
insieme a Giangi Poli (famoso cultore dell’Omeopatia), autore
del programma, informare il pubblico sulla posizione della comunità
scientifica nei confronti dell'Omeopatia (maiuscolo!) (interrogando esclusivamente
Medici che di Omeopatia non hanno la più pallida idea sicuro
così di fornire un’informazione dialetticamente equilibrata).
Per questa ragione, e proprio per quello spirito di servizio pubblico (che sarebbe che?) che ha sempre contraddistinto la nostra
trasmissione, siamo perfettamente a posto con la nostra coscienza
e siamo anche certi che i magistrati (come
faranno a documentarsi?) confermeranno la correttezza (sportiva) del servizio andato in onda."
C’è
già nella storia una sentenza di un Ministro della Sanità
Francese sulla Disciplina Hahnemanniana.
Andatevela a cercare
e nel frattempo domandatevi il perché di questi sacri fuochi
della scienza che ne ricordano altri che la stessa scienza ogni
volta, vergognosa ma mai pentita, dimentica.