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Appunti di Omeopatia

L’Omeopatia (dal greco omoios= simile, pathos= malattia) è la scienza Medica che si basa su:
Legge di Similitudine: una sostanza capace di produrre un determinato disturbo o complesso di disturbi (sintomi), con determinate modalità, allo stato sperimentale nell’uomo sano, è capace di guarire un individuo che presenti sintomi simili con medesime modalità.
Impiego di sostanze d’origine vegetale, animale e minerale diluite e dinamizzate.
Individualizzazione del Malato non della malattia.
La malattia è soltanto una categoria inventata dall’Uomo.
In realtà non esistono malattie, esistono soltanto malati, ognuno con la propria reazione all’insulto fisico, microbico, tossico, psichico.
La malattia in sé, intesa come reazione benefica esonerativa, è caratterizzata da sintomi particolari, peculiari, caratteristici e del tutto individuali.
Individualizzazione del rimedio.
Dall’esame clinico (anamnesi, esame obiettivo generale, esame obiettivo particolare, ricerche collaterali e di laboratorio) deve emergere la realtà del rimedio, la sua potenza (diluizione) e la frequenza della ripetizione delle dosi.
Legge di guarigione.
Le malattie guariscono:
- in senso centrifugo (dall’interno verso l’esterno Hahnemann)
- dall’alto verso il basso (Hering)
- in tempi inversi al tempo d’apparizione dei sintomi (Hering)
L’Omeopatia consente all’organismo di adeguarsi a queste Leggi per mezzo delle dosi infinitesimali dinamizzate.
La guarigione avviene in modo rapido, dolce e duraturo in rapporto alla condizione di acuzie o di cronicità del disturbo (una tonsillite o sindrome influenzale, ovviamente, guarisce più velocemente di un disturbo che persiste da anni il quale ultimo può, spesso, non guarire tuttavia in questo modo ma attraverso aggravamenti vicarianti regressivi.
Da quanto esposto emerge che lo studio del Malato deve essere svolto con un’indagine che chiarisca con precisione le caratteristiche sintomatologiche e le modalità che le accompagnano.
Ad esempio:
Il dolore articolare è migliorato da applicazioni fredde o calde, dal tempo secco o umido, dai cambiamenti atmosferici, dal movimento o dall’immobilità, c’è sete, c’è nervosismo etc.?
Il mal di gola è caratterizzato da rossore vivo, lucente, oppure scuro, con placche, senza placche, con sensazione di bruciore, di puntura, di scheggia, migliorate dal passaggio di liquidi freddi o caldi, quale sensazione con l’ingestione di cibi.
Un’orticaria è caratterizzata dal pomfo rosseggiante, lucido, con sensazione bruciante, migliorata da applicazioni fredde o calde.
Orbene, le risposte del Paziente, o il comportamento dell’animale, daranno l’indicazione del rimedio da prescrivere, della diluizione e della frequenza d’assunzioni delle dosi.
La scoperta della Legge di Similitudine risale ad Ippocrate (450 a.C.), ma la sua applicazione, elevata a sistema terapeutico, è opera di Samuele Federico Graziano Hahnemann.
Nato nel 1755 a Meissen in Sassonia, fu Medico insigne anche prima di giungere alle scoperte che ne fecero il Fondatore dell’Omeopatia.
Gli insuccessi derivanti dai mezzi a disposizione dei Medici dei suoi tempi lo indussero ad abbandonare la Professione: instancabilmente cercò un sistema che facesse uscire la Medicina di allora dal vespaio di teorie aprioristiche, di pratiche lesive della salute umana, più responsabili di mortalità e infermità ricorrenti che di guarigioni vere e proprie.
Dopo anni di ricerche cliniche, acute osservazioni ed immani sacrifici, giunse a riscoprire la Legge di Similitudine.
Esperimentò, su se stesso, sostanze di varia origine e notò che, dopo ogni prova, poteva verificare un complesso di disturbi fisici e psichici assimilabili (e utilizzabili in terapia) a determinate sindromi patologiche.
Comprese e chiarì nei suoi scritti che la malattia consegue ad un’alterazione dell’Energia Vitale (dinamis) e che le dosi ponderali somministrate secondo la Legge dei Contrari, ben lontane dal procurare la guarigione, inducevano una sofferenza che, molto spesso, conduceva alla morte del Paziente.
Considerò la Dinamis immateriale, impalpabile, invisibile e di conseguenza pensò che soltanto dosi di sostanza estremamente diluita e dinamizzata, vale a dire con caratteristiche più simili possibili a quelle della dinamis, potevano indurre l’assestamento dinamico necessario al ripristino della salute.
La sua intuizione, frutto dell’osservazione obiettiva, fu confermata dai risultati.
Apparente paradosso, ma dato di fatto, che quanto più è diluita una sostanza tanto maggiore è la sua azione.
Nella sua Opera “L’Organon dell’Arte di Guarire”, pubblicata in prima edizione nel 1810, esprime il concetto avveniristico, per quei tempi, di “espansione energetica della materia”, anticipando i risultati delle ricerche nel campo della chimica-fisica moderna.
Riconfermava così la validità del metodo sperimentale, induttivo avviato da Bacone e confermato da Galileo: “Da fatti osservati, collegabili fra loro emerge la Legge che la Natura applica nella perfetta esecuzione dei suoi disegni sequenziali”.
Nel corso di 12 anni di ricerche si rese conto che, al di sotto di manifestazioni morbose ricorrenti, variabili o non variabili, esistevano tre diatesi di fondo; I Miasmi che sono alla base di qualsiasi manifestazione patologica.
Nella sua opera successiva “Le Malattie Croniche” sono elencate sotto il nome di Psora Sicosi Sifilide: la prima, la più antica, d’origine non venerea è l’espressione d’areattività; la seconda si esprime con disreattività proliferativa la terza è caratterizzata da disreattività distruttiva.
Il nome Miasmi, mutuato dalla terminologia del tempo, è tuttora convalidato, benché si tenda a modernizzarlo rispettivamente con: auto, etero intossicazione, reticolo endoteliosi, luetismo (definizioni tuttavia limitative e inadatte alla vastità della concezione di Hahnemann).
I tre miasmi sono presenti in ogni individuo in proporzioni varianti; a volte nette, a volte intricate al punto da determinare le patologie più varie e più resistenti.
Contemporaneamente nacque e si sviluppò la Materia Medica Pura, ovvero la Farmacologia Omeopatica, frutto delle sperimentazioni sull’uomo sano.
Ogni rimedio sperimentato in doppio cieco dà come risultato l’espressione della potenza patogenetica della sostanza vegetale, animale, minerale e delle modalità che accompagnano, tenuto conto delle caratteristiche costituzionali e temperamentali dello sperimentatore.
La Materia Medica Omeopatica rappresenta il risultato di un’indagine farmacologia che ha riscontro solo nella sperimentazione accidentale utilizzata fin dall’antichità assieme alla Legge delle Signature.
Si contrappone alla sperimentazione su animali come affermazione di un’indagine metodica dei fenomeni reattivi di un soggetto capace di esprimere, attraverso la parola, tutte le sensazioni indotte tanto a livello fisico, quanto a livello psichico e delle modalità che le accompagnano.
Nel corso di quasi due secoli Hahnemann ed i suoi continuatori hanno dato all’Umanità un corredo di esperienze che per gli Omeopati costituisce il bagaglio indispensabile per la pratica quotidiana.
Ciononostante l’Omeopatia, che nell’800 ebbe, seppure contrastata dalla ufficialità, nomi grandiosi che la onorarono con il pensiero e l’opera, subì una dura regressione dopo le scoperte di Pasteur, Koch, Behring e altri Microbiologi.
La scoperta dei microbi diede l’illusione di aver individuato i responsabili di tutte le malattie.
Sorse così, la ricerca affannosa dell’arma antimicrobica.
I chemioterapici, i sieri, i vaccini, i sulfamidici gli antibiotici furono i mezzi impiegati per colpire il responsabile non tenendo conto di ciò che Pasteur stesso, verso la fine dei suoi giorni, aveva affermato: “Il terreno è tutto, il germe nulla”.
Il congresso mondiale d’Epidemiologia, tenutosi a Vienna nell’agosto 1983 (v. l’Espresso n. 35 del 4/9/1983 pag. 99) ha chiaramente denunciato il fallimento delle terapie correnti.
Le infezioni di qualsiasi natura sono difficilmente dominabili e si costatano le ricadute frequenti, se non sistematiche, unitamente a disturbi collaterali; la Gonorrea (Blenorragia) è in aumento, la Sifilide e la Malaria altrettanto; la Tubercolosi fa di nuovo parlare di sé, le infezioni intestinali sono all’ordine del giorno, compaiono altre malattie nuove quali l’AIDS, la Legionellosi, e lo Shock tossico: l’Epatite comporta lunghe e costose degenze ed i vaccini per l’Epatite B sono denunciati come cancerogeni.
Ed allora?
Colpire il microbo o rafforzare le difese organiche?
A che servono gli anticorpi, l’interferone, i leucociti se ne vanifichiamo la presenza e l’efficacia con mezzi soppressivi?
Consideriamo, inoltre, che la soppressione con mezzi esterni, cioè con i mezzi che s’impongono contro la direzione dell’affezione, induce l’organismo a vicariale con altre manifestazioni patologiche in sede più profonda ed a carico di tessuto più nobile.
Non dimentichiamo inoltre che molti preparati dell’Industria Farmaceutica sono periodicamente messi al bando dopo 20 o 30 anni di uso indiscriminato perché tossici e mortali, vedi Catergen.
Non andremo molto avanti nel tempo e a questa stregua saranno considerati altri medicamenti di larghissimo uso.
Ad esempio: un’affezione cutanea soppressa con pomate o altro sistema esterno, topico, dopo mesi, può essere vicariata, progressivamente, da un’asma bronchiale o da una nevrosi perché i tessuti epiteliali ed il sistema nervoso derivano dal medesimo foglietto embrionale ectodermico.
L’obiezione che il rimedio Omeopatico svolga il suo effetto attraverso la suggestione o il meccanismo del “placebo”, cade di fronte ai risultati che si ottengono in Pediatria e in Medicina Veterinaria.
Sarebbe bene che le Università tenessero corsi d’Omeopatia nelle Facoltà di Medicina e di Medicina Veterinaria in modo da portarla a conoscenza degli studenti.
Essi si troverebbero nella condizione di poter scegliere una via per realizzare il primo concetto Ippocratico del “non nuocere” ed ottenere delle guarigioni il più possibili dolci, rapide e durature.
La Medicina per essere veramente tale, deve possedere principi fondamentali.
Ogni scienza applicata ha le sue basi in Principi fondamentali, insiti nella Natura.
Tali Principi o Leggi non sono creazioni della mente umana: essa li ha solo scoperti attraverso l’esperienza che costata i fatti ed i fatti non possono mai essere smentiti da alcuna teoria, mentre le teorie sono sempre state smentite dai fatti.
Si sente spesso affermare che l’Omeopatia sta diventando una moda.
Non lo crediamo!
Auspichiamo invece che l’Omeopatia divenga un costume!
L’Omeopatia, quale medicina energetica, si affianca all’Agopuntura Cinese Classica.

 

 

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