L'impiego della
Mesoterapia come tecnica terapeutica che si avvale di Farmaci
Allopatici, secondo i dettami del fondatore, Dottor Michel Pistor,
non è cosa nuova nel settore Medico Veterinario.
Essa consente
di ottenere notevoli risultati terapeutici immediati.
Trattasi, in ogni
modo, di una terapia a carattere soppressivo e non esonerativo.
Questo sistema terapeutico è oggi superato dalla Biomesoterapia
per la cui realizzazione sono stati fusi concetti e tecniche singole
da:
Omeopatia
Rimedi Omeopatici
Punti di Weihe
Punti RIMO®
Agopuntura
classica
Punti (Huesh) dei Meridiani, Sistema Kiungrak di Kim Bong Han
Omotossicologia
(H. H. Reckeweg)
Mesoterapia
Zone di Head, Metameria e proiezioni cutanee degli organi sec.
Pistor.
Riflesso simpatico
(Orlandini)
Neuralterapia
Campi perturbanti dei F.lli Hünecke
Terapia zonale
podalica
Mappe podaliche
Auricoloterapia
La
confluenza di studi, riflessioni, esperienze, ha condotto, ad
una metodica d'avanguardia, la Biomesoterapia, che è stata
impiegata per la prima volta dall'équipe del Centro Medico
Omeopatico di Rimini in Clinica Umana ed in Veterinaria sotto
l'egida dell'A.I.B.M..
Per l'acquisizione
di tale metodo è indispensabile conoscere i concetti di
base delle discipline menzionate delle quali esso rappresenta
la "summa".
Mesoterapia biologica,
dunque, perché i mezzi impiegati stimolano, senza nuocere,
i vari processi organici che la natura ha predisposto ai fini
del ripristino e del mantenimento dell'omeostasi.
In Veterinaria,
l'utilizzazione della Biomesoterapia rappresenta un fondamentale
presidio terapeutico.
L'individualizzazione
del Rimedio Omeopatico è spesso un problema poiché
condizionata dalle carenti possibilità espressive del Paziente
animale.
Non sempre è
possibile andare di là di rilievi clinici e comportamentali
con l'acquisizione della conoscenza delle modalità che
accompagnano i sintomi, così come, con maggiore facilità,
accade nella clinica Umana.
Ne risulta, sovente,
l'impossibilità della scelta del "Simillimum".
Il termine "Simillimum" è impiegato in Omeopatia
quale espressione delle potenzialità terapeutiche di un
Rimedio in grado di esprimere, nella sua patogenesia, un vasto
complesso di sintomi coerenti e di modalità che s'identificano
con le manifestazioni patologiche e con la personalità
del Paziente.
L'effetto terapeutico
del "Simillimum" è sempre di vasta e profonda
portata.
La sua identificazione
è frutto d'approfondita anamnesi e di rilievi semiologici.
Senza perdere
di vista la finalità "unicista" del buon Omeopata,
il ricorso a melangés (soluzioni complesse di Rimedi Omeopatici
caratterizzati da complementarietà o identità organotropiche,
a determinate diluizioni) non deve essere ricusato per una questione
di principio.
Il composto soluto,
aggiunto a Procaina diluita e dinamizzata ed a soluzione fisiologica
od acqua distillata, agisce sulla modulazione della circolazione
dell'energia nei Meridiani e negli organi.
Il sito d'impianto Biomesoterapico o i siti d'impianto sono scelti
secondo la patologia.
La Biomesoterapia
trova il suo campo d'applicazione nel vasto settore della patologia
acuta, subacuta e cronica dell'apparato locomotore degli Equidi.
Quest'apparato,
nel Cavallo da competizione o da diporto, è il più
soggetto a sollecitazioni che possono andare oltre la possibilità
di tolleranza.
Le teniti, tenovaginaliti,
sinoviti, ectasie sinoviali, artriti, periostiti, osteiti, etc.
rientrano nella quotidianità.
Com'è noto,
il ricorso ai trattamenti d'uso corrente (rubefacenti, revulsivi,
cauterizzazioni, infiltrazioni con corticosteroidi, antinfiammatori,
etc.) consente di ottenere soltanto effetti di palliazione e sicure
recidive.
In ogni caso una
patologia soppressa con i mezzi citati è seguita, a breve
ed a lungo termine (anche nella progenie), da una patologia vicariante,
sempre progressiva, in organi relazionati sia dall'origine embriologica
sia dai collegamenti energetici (Meridiani).
Si è presa
in considerazione la Specie Equina per due ragioni: la prima è
che il Cavallo rappresenta il Prototipo in Anatomia e Fisiologia
Comparata Veterinaria, la seconda è la particolare funzione
d'animale motore.
Tuttavia il discorso
non è restrittivo.
Al contrario,
tutte le Patologie ed altre specie (Bovidi, Canidi, Felidi) possono
trarre vantaggio da questa terapeutica.
La "Biomeso" è in grado di risolvere le varie
patologie in maniera definitiva e rapida in relazione all'acuzie
o cronicità delle sindromi restituendo all'"Atleta"
la possibilità di esplicare "in toto" le sue
potenzialità grazie a:
1. Azione
di rimedi ad effetto mirato, che hanno il pregio di non essere
gravati dal "Fattore di rischio farmacologico" dedotto
dall'indice terapeutico.
2. Stimolazione
dei Punti (Huesh) sui Meridiani d'Agopuntura.
3. Azione
riflessogena (Pistor, Orlandini ed Altri).
4. Liberazione
di sostanze antalgiche (Istaminosimili, bradichinina, endorfine,
Realising Factors):
5. Azione della Procaina: di tipo ipostimolante per blocco
anestetico delle terminazioni nervose periferiche, di tipo trofico
e vasodilatatore (vasocostrittore qualora si impieghi Carbocaina).
Alla considerazione
di tali vantaggi non va disgiunta quella relativa a:
a. Esclusione
di Patologie Iatrogene (Zoo jatrogenesi. Vedi lavoro del Ballarini
su Scienza Veterinaria e Biologia Animale, n°2 Anno 1986).
b. Non
alterazione delle carni (Bovini ed altre specie) con antibiotici,
chemioterapici, etc.
c. Non
inquinamento ambientale attraverso i prodotti del metabolismo
eliminati dal Paziente/i.
Il discorso si riferisce esclusivamente ai "Rimedi"
e non al tipo di somministrazione di essi.
d. Non
tossicità delle carni destinate all'alimentazione.
La terapia biologica s'impone, nell'ottica dell'equilibrio ecologico,
come necessità fondamentale.
Curare senza tossici
(Farmaci) l'Animale e (Fitofarmaci) le Piante significa eliminare
l'eziologia di numerose e diversificate patologie della Specie
Umana.
Gli strumenti della Biomesoterapia.
1. Siringa
monouso.
2. Multiniettori
in materiale plastico medicale, sterile, monouso a 5, 7, 12, 18
ugelli sui quali vengono applicati:
3. aghi
di Weber da mm. 0,4 x 4, 6, 8.
L'impiego di siringhe
e di multiniettori "disposables", monouso, è
d'obbligo.
Gli analoghi strumenti,
in vetro ed in metallo, rispettivamente, rappresentano una gran
limitazione all'effetto terapeutico dei Rimedi
Omeopatici per la non affidabilità legata alla presenza,
già dopo il primo impiego, di resti di sostanze e di precipitati
che si formano con la sterilizzazione in autoclave o per ebollizione.
I multiniettori
metallici non danno garanzia sull'effetto dei medicamenti Allopatici
e tanto meno su quello dei rimedi Omeopatici, né consentono
alcun affidamento per quanto concerne la sterilità.
Chi pratica la
Meso non può negare di aver indotto, pur con tutte le precauzioni
antisettiche, delle flogosi locali anche settiche, spesso accompagnate
da reazioni febbrili considerevoli.
Non si può
parlare "d'incidente".
È più
esatto usare il termine di "inconveniente".
Tale eventualità
è completamente eliminata con l'adozione del "disposable",
monouso che rappresenta il mezzo più idoneo per assicurare
la certezza che le sostanze iniettate non abbiano subito denaturazioni
o contaminazioni di sorta.
Le perplessità
ed i timori legati alla non affidabilità dello strumento
non hanno più ragione d'essere.
Nel rispetto dell'integrità
e della sicurezza dell'Atto Professionale ed in primis del Paziente
che vi è sottoposto, si comprende come uno degli ostacoli
più grandi all'efficacia, alla diffusione ed alla credibilità
della Mesoterapia sia completamente superato.
La
Prassi Biomesoterapica.
Eseguita la diagnosi
e scelto il Rimedio/i, si procede alla aspirazione in siringa
della soluzione di Procaina 2% nella misura di 2 ml. cui vengono
addizionati 10 ml. di soluzione fisiologica o di acqua distillata.
Si aspira aria
fino all'arresto dello stantuffo, indi s'imprimono 10 succussioni
(dinamizzazioni) e si utilizza la quantità voluta (2, 3,
5 ml.) gettando l'eccedenza.
A questo stadio
della preparazione si aspira il rimedio/i scelti e si porta tutto
a 20 ml. con l'aggiunta del solvente (veicolo).
La scelta del solvente è in diretto rapporto con il minore
o maggiore stimolo fisico che si vuole indurre.
S'inserisce il
multiniettore già munito degli aghi di Weber scelti in
considerazione dello spessore cutaneo.
È il caso
di ricordare che gli animali vanno debitamente contenuti con i
mezzi convenienti ad ogni Specie (museruola, contenimento manuale,
balze, torcinaso e quant'altro).
La rasatura s'impone
nei cani a pelo lungo e folto, a meno che non vi siano prevalenti
ragioni d'ordine estetico (mostre, concorsi, esposizioni), nel
qual caso si farà ricorso ad un accurato bagno di pulizia.
La rasatura può
essere evitata nei Cavalli e Bovini anche se consigliata ai fini
igienici.
La presenza di
fango o altro materiale sul mantello sarà motivo d'accurato
lavaggio dell'animale e delle parti scelte per l'impianto.
A questo punto non resta che procedere all'impianto nel "loco"
o nei "loci" già scelti in base alla patologia
del caso (Zone di Head, Punti dei Meridiani, Punti di Weihe, sede
della lesione) iniettando minime quantità di soluzione
(quanto basta per la formazione di un pomfo) nella compagine mesodermica,
previa disinfezione del campo con alcool etilico non denaturato
a 60°.
È da evitare
la puntura di vene superficiali (Equino) di piccolo calibro utilizzando
lo spazio esistente fra un ago e l'altro.
CASO N° 1.
Cavallo trottatore,
Baio, anni 4, peso kg. 500 circa, normolineo, carbonico fosforico.
Temperamento tranquillo,
docile.
Sottoposto a sindesmotomia
bilaterale del retto mediale rotuleo, residua artrosinovite bilaterale
da complicanze settiche.
Cura con antibiotici,
sulfamidici, antireumatici ed applicazioni locali d'unguenti ad
azione rubefacente.
Stato sub febbrile
con disappetenza perdurante da 40 giorni circa, presenta dimagrimento
con discreto ottundimento del sensorio, manto opaco, difficoltà
alla flessione dell'articolazione femoro tibio rotulea, notevole
ectasia sinoviale assai dolorosa alla palpazione.
30/10/85
Sono prescritti i seguenti rimedi per via orale:
Arnica XM, LM
Hepar Sulfur 200,
M, XM, LM, CM
Sticta Pulmonaria
30 CH
Benzoicum Acidum
30 CH.
28/11/85
Situazione quasi immutata.
30/11/85
Soggetto a stabulazione libera con ricovero a 3 pareti e paddock.
1° trattamento Biomesoterapico.
Mélange:
Procaina 2%
Traumeel
Zeel
Embrio totalis
suis injeel forte
Echinacea comp.
Forte
Neuralgo-Rheum
Injeel
Sol. Fis. q.b.
a 20 cc.
Multiniettore
a 7 aghi rotondo, aghi 6 mm. x 0,4
Punti d'impianto:
Meridiano dello
stomaco (E) 40, 37, 36, 35, 34.
Meridiano Milza-Pancreas
(Rt) 8, 9, 10.
Meridiano del
Rene (Rn) 4, 5, 10.
Meridiano del
fegato (F) 5, 6, 7, 8, 9.
Il giorno successivo il Paziente si presenta
brioso con buona disposizione a tentativi di sgroppata nel corso
di qualche movimento di trotto e galoppo.
Appetito aumentato.
10/12/85
Migliorato stato
di nutrizione, manto meno opaco, brio notevole, deambulazione
più sciolta, modico dolore alla palpazione delle articolazioni
citate.
2° trattamento Biomesoterapico,
Mélange:
Procaina 2%
Ubichinon
Hepar comp.
Hepeel
Lymphomyosot
Zeel
Echinacea comp.
forte
Punti d'impianto:
Meridiani e punti
come sopra e Stomaco (E) 31, 32, 33.
21/12/85
Situazione assolutamente migliorata sotto ogni particolare.
3° trattamento Biomesoterapico,
Mélange, multiniettore, aghi, Meridiani e Punti
come sopra.
15/03/86
Aspetto eccellente del soggetto, manto lucente, grandi funzioni
normali.
Scomparsa totale di claudicazione e del dolore alla palpazione,
diminuzione (70%) dell'ectasia sinoviale.
4° trattamento Biomesoterapico,
Mélange, multiniettore, aghi, come sopra.
Meridiani e Punti:
Stomaco (E) 35-34.
Milza-Pancreas (Rt) 4, 8, 9, 10.
Fegato (F) 5, 8, 9.
Rene (Rn) 4, 5, 10.
Aprile 86
Ripreso allenamento del soggetto, da circa un anno a riposo.
CASO N° 2
Trottatore di sesso femminile, baio scuro, anni 2, peso kg. 350
circa.
Longilinea, Fosfo carbonica.
Temperamento buono, docile.
Ottimo stato di nutrizione.
28/01/86
Presenta aumento di volume uniforme a livello dei mm. anteriori
e laterale delle falangi, non troppo dolente.
Zoppicatura con notevole riduzione delle prestazioni.
Ha subito trattamenti locali inefficaci.
Mélange:
Procaina 2%
Traumeel
Zeel
Ubichinon
Circolo Injeel
Lymphomyosot
Kalmia comp.
Sol. Fis. q.b.
a 20 cc.
P.ti d'impianto:
Meridiano dello
Stomaco (E) 31, 32, 33, 34, 37, 39, 40, 41, 42.
Meridiano del
fegato (F) 4-5.
Miglioramento totale dal giorno successivo
Biomesoterapia Veterinaria
Dottor Francesco Vignoli, Medico Veterinario