IL COSTO DEI RIMEDI OMEOPATICI II.
I Pazienti si lamentano del costo dei rimedi Omeopatici sia in senso assoluto sia in relazione con quello dei farmaci "normali" o Allopatici cosiddetti. Io stesso, con i numerosi figli e individui vari a carico, mi associo alla lamentela. Comincio col far notare che pochissimi sanno quanto costa cioè quanto incide nel bilancio familiare annuo la spesa sanitaria in ogni caso cioè anche in assenza di utilizzo di risorse sanitarie così come di farmaci. Saperlo zittirebbe sul costo degli Omeopatici. Per gli utilizzatori di rimedi Omeopatici doppio problema perché devono aggiungere il costo dei rimedi e delle consulenze dei Medici Omeopatici a quello fisso della sanità nazionale. I problemi quindi sono 2 o meglio 2 in uno. Inadeguatezza del sistema assistenziale che ha costi assolutamente sproporzionati all'utilizzo oltre al basso livello di prestazione accreditato nella stragrande maggioranza dei casi. Quali siano le cause evidenti o nascoste dell'inefficienza di questo famelico, insaziabile quanto inefficiente pachiderma sanitario italiano, ciascuno può cercare le risposte e molte sono facili da trovare con un minimo d'impegno (ricordate che grazie al cielo c'è internet che l'informazione ce la porta direttamente a casa o in qualunque posto siamo). Limitazione dell'assistenza sanitaria nazionale nel caso di coloro che decidano di utilizzare rimedi Omeopatici oltre all'assoluta assenza di Medici Omeopatici accreditati (convenzionati col sistema sanitario nazionale) a prestare opera assistita ai Pazienti che la richiedano. Nonostante la realtà di Case farmaceutiche multinazionali produttrici, di migliaia di Medici che prescrivono quotidianamente rimedi Omeopatici e milioni di Pazienti che abitualmente li utilizzano, in Italia, sola in Europa, l'Omeopatia è snobbata e ora addirittura barbaramente maltrattata dall'istituzione (leggi AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) e il suo papà Ministero della sanità) fino al tentativo di asfissiarla con balzelli (tasse) e imposizioni di procedura costruttiva frutto della mente di funzionari (di cui sono note le identità dato che gestiscono le trattative) lobbisti e ignoranti, quindi disonesti che si trincerano dietro l'incolumità che sembrano fornire la colpevole inconsapevolezza o il tacito assenso dei restanti componenti delle istituzioni: governo, camera e senato. Le camere di rappresentanza degli elettori sono comprese in questo elenco. Tutto ciò nella completa indifferenza delle leggi e direttive europee che sono addomesticate ad usum e applicate con interpretazioni inconcepibili e ribadisco nuovamente, prova inconfutabile dell'ignoranza di chi le formula quanto di chi le applica. In Italia questo modo di procedere ha per le aziende un costo insostenibile quanto ingiustificato anche fino a 250 volte superiore al canone degli altri paesi europei. Con stupore e costernazione segnalo anche nel governo europeo la stessa assenza di conoscenza della materia e dei problemi connessi che l'Italia amplifica in maniera esponenziale. Torno a ripetere un concetto che ho più volte esposto: nella formulazione delle norme e delle leggi che riguardano l'Omeopatia in Europa e come notato sopra, tantomeno in Italia non è prevista la consulenza di esperti della Materia cioè di Produttori e Medici Omeopatici qualificati: questo è un assurdo non commentabile con conseguenze terribili. Un tassista della provincia romana (che ha curato, grazie alla moglie, oltre venti anni fa i suoi due figli con l'Omeopatia), mentre mi trasporta, racconta di come gli risulti incomprensibile l'astio verso l'Omeopatia, di cui è stato ed è testimone nella sua esperienza quotidiana, da parte di Medici e apparati pubblici dei quali nota, con saggezza e acuzie popolare, la mancanza di conoscenza della materia che criticano e tuttavia. Perfino il tassista della provincia romana!
Ritorno all'argomento con un'esposizione pratica:
Costo medio al produttore di un rimedio Omeopatico in confezione da 20 dosi: |
€ |
0,600 |
Costo di ricerca e studio per la produzione spalmato sul numero totale approssimativamente 1% |
€ |
0,006 |
Costo di trasporto spalmato sul numero totale approssimativamente 1% |
€ |
0,006 |
Percentuale di guadagno del produttore 30% |
€ |
0,180 |
Percentuale del grossista 3% < > 10% |
€ |
0,630 |
Percentuale Farmacia max 50 % |
€ |
1,100 |
Costo spedizione da grossista a farmacia spalmato sul numero totale approssimativamente 1% |
€ |
0,006 |
Fate voi il totale !!! |
€ |
------ |
Prezzo al pubblico |
€ |
14,700 |
Mi hanno assicurato questo rendiconto come veritiero (fonte autorevolissima) e non ho la possibilità di verifica diretta. Preso per vero il dato, non faccio ulteriori commenti tranne che segnalare che le Aziende produttrici di Omeopatici quindici anni fa sono state richiamate per concorrenza sleale ai farmaci Allopatici a causa dei prezzi estremamente bassi dei rimedi. La carne è debole e i prezzi sono stati prontamente e silenziosamente adeguati con buona pace dei contendenti sulla nuca degli utenti finali. Corsi e ricorsi storici (per chi non capisce cicli e ricicli storici: la storia si ripete). AIFA sta trattando, proprio in questi giorni, ferocemente con Omeoimprese (Associazione dei produttori Omeopatici) il costo della registrazione dei prodotti Omeopatici adducendo aggravi di procedura per tecnici e amministrativi per portare a termine i fascicoli di approvazione della registrazione (costi ingiustificati e sproporzionati nel caso degli Omeopatici). C’è un aspetto della trattativa che mi sfugge: il prezzo imposto dagli iniziali 23.000 è ora di 3.000 euro e rotti per ogni registrazione e si stanno accordando per 1.000 euro (10 volte di più del costo in Germania). Domanda: e i 20.000 euro di sconto che erano la prima richiesta come erano motivati, da dove sono stati sottratti e dove sarebbero finiti? Stesso discorso per l'ulteriore sconto di 2.000 euro. Voglio sottolineare anche un altro aspetto marginale: accordarsi sull’importo da parte delle Aziende Omeopatiche, seppure vittime di strangolamento, significa accettare il principio inaccettabile che sta alla base del sopruso vessatorio sulla loro attività che non ha giustificazione. La paura che AIFA “faccia chiudere all’istante” l’azienda intemperante blocca la combattività e la forza del diritto. Come sapete, c'è sempre un piccolo particolare che fa la differenza: nel caso dei rimedi Omeopatici la procedura di registrazione non solo è inutile ma addirittura impossibile e AIFA non lo sa (molto verosimile) o fa finta di non saperlo e inoltre, assolutamente inspiegabile, dati gli standard europei utilizzati, il costo per registrazione è, come ho già detto qui e in altri articoli, è fino a 250 volte superiore alla media dei costi di registrazione negli altri paesi Europei che aderiscono alla medesima normativa. Mistero del Ministero e dei suoi tentacoli operatori… Dopo questa ultima riga mi sono domandato perché io mi ritrovi a scrivere. Non lo so bene ma c'è qualcosa nel mio addome, forse anche un po' più in giù dell'addome, che mi fa sentire che lo devo fare. Mi vengono in mente la lancia da torneo e i mulini a vento ma tant’è. Mangiate queste righe e digeritele come potete. Spero che scaturisca la rosa rossa dal questo concime. Non violenza ma affermazione e difesa del diritto attraverso lo studio e il buon senso. Le persone giuste al posto giusto nel momento giusto che è poi il criterio che deve guidare ogni scelta. Pensate: ho osato proporre, fra lo stupore generale, la creazione di un’Agenzia Italiana per il Farmaco Funzionale gestita da competenti in Medicina e Farmaceutica funzionale (Omeopatia, Fitoterapia, Oligoelementi, Cromoterapici, Aromatoterapici, Oli essenziali, Rimedi di Moratest, ecc.). Mi ha ricordato lo stupore degli scienziati presenti alla prova dell’uovo di Colombo. Vorrei aggiungere: bah !!
Paolo Mosconi Medico Chirurgo.
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