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Vaccinazioni: quello che i Pediatri non dicono

Cuneo.
Articoli pubblicati dal Corriere il 25 gennaio ed il 1° febbraio.

Vaccinazioni: Quello che i pediatri non dicono

"Qualunque sia la vostra opinione personale o le vostre decisioni in merito alla pratica medica della vaccinazione, siete comunque responsabili della scelta che operate: pertanto avete il diritto dovere di informarvi. Non prendete nessuna decisione basandovi esclusivamente né sul contenuto di questo sito né sulle opinioni personali del vostro medico. Non lasciate ad altri una scelta che è soltanto vostra".
È l'avvertenza pubblicata sul sito Internet della Federazione Comilva (Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni).
La federazione è stata costituita nel 1993 da un gruppo di genitori, tra cui alcuni con bambini danneggiati da vaccini ed è presente in molte Regioni italiane, compreso il Piemonte e la Provincia di Cuneo.
"La sezione di Cuneo è attiva da circa un anno, spiega il responsabile Mauro Borello, conta un centinaio d'associati, anche se il loro numero è in costante aumento, segno del crescente interesse dei genitori verso un tema importante come quello delle vaccinazioni".
Quali sono gli scopi della Comilva?
"L'azione del movimento si concentra innanzitutto nel ricercare e divulgare un'informazione il più possibile completa e obiettiva riguardo alle vaccinazioni in termini di efficacia e rapporto tra rischi e benefici".
Voi non solo contestate l'efficacia delle vaccinazioni ma mettete in guardia i genitori dai danni collaterali, anche molto gravi, che ne possono derivare…
"Se per decenni il mito delle vaccinazioni è stato indiscusso, ora viene da più parti messo in discussione, prima di tutto da alcuni esponenti del mondo scientifico. Ad esempio, secondo il medico e ricercatore tedesco Kremer, le vaccinazioni di massa, iniziate negli anni sessanta, non avrebbero comportato alcun vantaggio sanitario significativo, poiché già prima delle vaccinazioni la mortalità legata alle malattie infettive era precipitata, come si può riscontrare dai dati statistici ufficiali. Sempre secondo il suo parere, condiviso da molti medici, le vaccinazioni provocherebbero uno squilibrio nel sistema immunitario dei bambini, non ancora completamente formato, in alcuni casi con gravi conseguenze a breve e lungo termine. Sono centinaia le ricerche e gli studi condotti sui danni da vaccino, che hanno evidenziato la possibile correlazione con alcune malattie (sclerosi multipla, artrite reumatoide, epilessia, autismo, diabete, asma ecc.)".
Ritenete che i genitori che fanno vaccinare i loro figli compiano una scelta consapevole oppure siano poco informati sugli effetti collaterali?
"É sufficiente leggere i foglietti illustrativi, raramente forniti ai genitori, per la verità, per comprendere che gli effetti collaterali sono numerosissimi e possono essere anche di grave entità, addirittura letali.
In Italia esiste una legge (210/92) che prevede un indennizzo a favore dei bambini danneggiati in maniera irreversibile dalle vaccinazioni obbligatorie.
I genitori non si accontentano delle rassicurazioni dei pediatri, ma vogliono maggiori garanzie e pongono alle Autorità sanitarie alcune domande: le vaccinazioni sono realmente efficaci?
Quali garanzie abbiamo che nostro figlio non sia allergico alle sostanze in esse contenute?
Quali probabilità ci sono che le reazioni che subirà saranno solo lievi e temporanee e non invece gravi e irreversibili?
Com'è possibile escludere che in futuro egli non presenterà complicazioni solo apparentemente non legate alle vaccinazioni?
E' davanti alla mancanza di risposte e garanzie che molti genitori maturano la scelta di non effettuare le vaccinazioni.
I preparati vaccinali contengono al loro interno sostanze, impiegate come conservanti e additivi, pericolose per la salute, primo fra tutti il mercurio.
Da tempo, infatti, è risaputa la sua azione tossica e allergizzante tanto da indurre le Autorità ad eliminarlo, ma inspiegabilmente solo a partire dal 2007! (Correzione: vedi Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 19 Marzo 2002).
Non meno pericoloso risulta l'allumino, contenuto in concentrazioni fino a 100 volte superiori al limite precauzionale previsto dagli organismi di controllo.
A questo proposito stiamo presentando nelle Procure delle maggiori città un esposto, firmato anche da molti medici, contro l'utilizzo di tali sostanze".
Le autorità sanitarie sostengono che gli eventi avversi sono molto rari ed i rischi derivanti dall'assunzione del vaccino sono molto inferiori a quelli che si corrono ammalandosi…
"Un tempo si sosteneva che i vaccini erano completamente sicuri, poi si è cominciato ad ammettere che potevano avere conseguenze negative ma in misura trascurabile se rapportate ai benefici.
Questo è vero nella misura in cui la reazioni avverse non vengono correlate con i vaccini.
Noi riteniamo che i dati ufficiali sugli effetti collaterali rappresentino solo la punta di un iceberg rispetto a quelli reali.
In Italia le cause intentate dai genitori sono sistematicamente respinte e i pochi casi riconosciuti devono attendere anni ed anni prima di ottenere l'assegno d'invalidità.
In Germania invece sono oltre 19000 le cause di risarcimento in corso per danni da vaccino.
E' ovvio che fino a quando la situazione rimarrà tale si continuerà a parlare d'effetti rari ed eccezionali, ma non si conoscerà mai, ad esempio, la causa reale della morte in culla (SIDS) di oltre 500 bambini ogni anno, né si comprenderà il motivo della crescita esponenziale nei bambini di malattie autoimmuni , asma, allergie, ecc.
C'è la sensazione che in tutto si faccia sentire il peso delle case farmaceutiche e dei loro enormi interessi economici, così come è avvenuto per la vaccinazione antiepatite B, resa obbligatoria anche grazie ad un contributo all'allora ministro della sanità, recentemente condannato".
Pur essendo una minoranza, i genitori "dissenzienti" hanno già ottenuto importanti risultati. La libertà di vaccinazione è vicina?
"Grazie anche all'impegno del Comilva sono stati raggiunti obiettivi come la possibilità da parte dei non vaccinati di frequentare la scuola e le altre comunità infantili e la cessazione della vaccinazione coatta.
Fino a qualche anno fa, infatti, in alcune zone, in particolare in Veneto, ai genitori che si opponevano alle vaccinazioni, era temporaneamente tolta la patria potestà, cosa ora non più consentita per legge".
Ma chi decide di non vaccinare i figli… paga.
"Attualmente, non vaccinare i bambini è molto più semplice in quanto è prevista soltanto una sanzione amministrativa, in pratica una multa che, però, può arrivare alla cifra totale di oltre un milione di lire.
Inoltre è possibile presentare ricorso e possiamo dire che in Italia la tendenza dei giudici è quella di accogliere le ragioni dei genitori riconoscendo come un trattamento sanitario, anche se obbligatorio, non possa mettere in pericolo la salute del singolo".
A quanto ci risulta però, nel Saluzzese, sinora i giudici hanno sempre dato ragione alle autorità sanitarie…
"Riteniamo ingiusto costringere i genitori ad andare davanti ad un giudice e a pagare una multa quando poi il loro figlio rimane comunque non vaccinato, come se la multa stessa conferisse una qualche immunità!
Ci auguriamo che anche i giudici di pace della nostra Provincia accolgano in futuro le ragioni dei genitori, in attesa che, così come auspicato anche dal responsabile del Servizio igiene pubblica dell'Asl 17 Domenico Montù, sia eliminata l'obbligatorietà delle vaccinazioni e ci si allinei alle altre Nazioni europee".
Pur confermando la tendenza ad andare verso la libertà di vaccinazione, le autorità sanitarie ne ribadiscono l'importanza ed anzi hanno dato il via ad una campagna di vaccinazione (facoltativa) contro il morbillo. Che cosa pensate di questa vaccinazione?
"A quanto ci risulta questa vaccinazione è fortemente messa in discussione soprattutto in Gran Bretagna perché ritenuta responsabile dell'insorgere di autismo e disturbi intestinali.
Molti medici pertanto, sia Omeopati che tradizionali, sconsigliano l'antimorbillo, così come la altre vaccinazioni facoltative, ed anzi ritengono utile ammalarsi.
Il direttore della Clinica di malattie dell'apparato respiratorio dell'Università di Torino Ernesto Pozzi, ha dichiarato in un convegno che le vaccinazioni contro le malattie infettive eliminano l'effetto protettivo che alcune di queste hanno verso altri tipi di malattie.
Il dott. Pozzi sostiene che le malattie infettive modificano il sistema immunitario e lo rafforzano, impedendo l'insorgere di altre patologie.
Il morbillo ad esempio sarebbe in grado di proteggere dall'asma e da altre affezioni dell'apparato respiratorio.
E' stato più volte affermato che se si scendesse al di sotto del 95% di bambini vaccinati ci sarebbe nuovamente il rischio d'epidemie, ma tale affermazione è smentita dai fatti: se si mettono a confronto le coperture vaccinali dei vari stati europei (rilevando i dati dal sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità) si evidenzia come ad esempio in Germania e in Inghilterra la copertura vaccinale si aggiri in alcuni casi intorno all'80%, senza che per questo si siano verificate epidemie.
La stessa situazione si ritrova in Italia se si osservano i dati relativi al meridione, dove la percentuale dei vaccinati, spesso, non supera l'80-85%".
Quale consiglio darebbe ad un genitore convocato per le vaccinazioni obbligatorie?
"Di informarsi e decidere, con la consapevolezza che qualsiasi decisione non è esente da rischi, ma che ognuno ha il diritto di essere informato nel modo più completo e obiettivo e di fare la scelta che ritiene più corretta per il proprio figlio".
Per ulteriori informazioni sul Comilva contattare la sezione di Cuneo telefonando allo 0172/713818.
Una miniera d'informazioni a sostegno delle tesi dei contrari alle vaccinazioni si trova sul sito del Comilva www.comilva.org e su www.vaccinetwork.org.
A cura di Susanna Agnese

 

Vaccinazione: quello che i Pediatri non dicono.
Adattamento alla pubblicazione elettronica: Dottor Paolo Mosconi.

 

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