Il Rolfing nasce negli
anni ’60 col nome di Integrazione Strutturale per merito
della Dottoressa Ida Rolf.
Laureata in Biochimica,
sviluppò questo metodo nell’arco di 50 anni partendo dai suoi studi d’Omeopatia,
Omotossicologia, Osteopatia, Yoga.
Genialmente, riconobbe
come fosse essenziale per l’evoluzione della struttura umana funzionare
in accordo con la gravità.
“Potete cambiare
il corpo in virtù del fatto che è costruito a segmenti, e quando l’avrete
cambiato in modo adeguato alla gravità l'energia può fluire”.
“…nel Rolfing lavoriamo
in termini d’allineamento, allineiamo la struttura miofasciale…..Il tessuto
connettivo fasciale è l’organo della struttura …. È un veicolo molto duttile,
elastico, plastico. Può essere modificato…”.
E’ proprio attraverso
la manipolazione profonda di questo tessuto che comprese di poter integrare
la struttura corporea umana con la gravità, ottimizzandone la funzione.
“La legge fondamentale
del Rolfing consiste nell’aggiungere struttura al corpo. Quando lo fate
determinate un cambiamento della funzione”.
Possiamo definire
il Rolfing: “La filosofia, la scienza e l’arte dell’integrazione della
struttura del corpo umano nella dimensione spazio tempo e nella gravità
attraverso la manipolazione miofasciale e l’educazione al movimento”
(J. Maitland, J. Sultan).
In qualità di Rolfers,
dunque, ci proponiamo come educatori somatici, facilitando l’espressione
corporea attraverso l’organizzazione in un sistema d’energia più efficiente.
Le ragioni che portano
il corpo ad allontanarsi dal suo allineamento equilibrato sono molteplici:
posture errate, traumi, stress psicologico cronico, atteggiamenti di difesa,
ecc.
Sebbene il Rolfing non
possa definirsi una terapia, non proponendosi come obiettivo la risoluzione
di particolari patologie, può essere d’aiuto nel trattamento di molte.
In generale ci si rivolge
al Rolfing per motivi diversi: per esempio, per alleviare tensioni fisiche
croniche, per migliorare il fondamento strutturale (fisico) della propria
area psicologica o ancora per motivi professionali nel caso di atleti,
ballerini, cantanti.
Anche i bambini ne beneficiano
particolarmente.
Il trattamento Rolfing
inizia con una serie di 10 sedute di base, necessarie per operare
sull’intero territorio corporeo.
Gli obiettivi specifici
d’ogni seduta permettono al Rolfer di accompagnare la persona nel suo
procedere graduale verso un’integrità non solo strutturale ma attitudinale
nei confronti di se stessa e dell’ambiente.
La cadenza delle sedute
può essere settimanale o quindicinale.
Terminato il ciclo base,
il corpo continua, autonomamente, il suo percorso d’allineamento, per
alcuni mesi, senza ulteriori sedute.
Questi continui cambiamenti,
in parte permanenti, sono il risultato dell’acquisizione di un più economico
e sicuramente più bilanciato modo di muoversi e di “ascoltarsi”.
Gli effetti del Rolfing,
quindi, sono progressivi e permanenti.
Dopo questo periodo,
altri, più profondi, modelli di tensione e restrizione possono rendersi
disponibili per ulteriori sedute o il cliente può desiderare di rifinire
il lavoro ottenuto nella serie di base o, semplicemente, riaccordare lo
strumento corporeo.
Quindi sono consigliate
ulteriori sedute per chi voglia proseguire il lavoro svolto.
Cristina Crivellari Certified Rolfer