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ALLARME OMEOPATIA TARIFFE UE REGISTRAZIONE E CONSIDERAZIONI

 

TARIFFE REGISTRAZIONE RIMEDI OMEOPATICI NEGLI STATI DELL' UNIONE EUROPEA AL 3 Ottobre 2013. 

(Le maiuscole sulle diciture Omeo le ho messe io).  

Per gli Omeopatici soggetti a rinnovo di autorizzazione, le tariffe praticate nei paesi europei per prodotti a registrazione semplificata sono: 

Italia:                  unitari e composti:    3062 € 

Austria:               unitari e composti:      100 € 

Danimarca:          unitari e composti:      135 € 

Germania:            unitari e composti:        51 € 

Portogallo:         unitari e composti:       1178 € + 195 € per ogni forma farmaceutica aggiuntiva 

Spagna: unitari e composti:                    304 € 

Francia: unitari e composti:                    380 €  

MEDIA EUROPEA: 434 €. 

Per le nuove registrazioni semplificate:  

Italia: unitari (10 diluizioni) e composti (fino a 8 componenti) 23.760 € + 2.376 per ulteriori 10 diluizioni per unitari o per ulteriore ceppo per composti. 

Austria: unitari 400 € e complessi 1.400 €. 

Germania: unitari 1.080 € e complessi (fino a 4 componenti) 1.740 € e oltre 5 componenti 2.350 €. 

 Bisogna aggiungere costi per diverse forme farmaceutiche o aggiunta di componenti, come da tabella da consultare separatamente. 

Francia: unitari 1.768 € e complessi (fino a 5 componenti) 2.478 € e oltre 6 componenti 7.600 € 

Danimarca: unitari e complessi 311 €, ulteriore forma farmaceutica o diluizione: 70 € 

Portogallo: unitari 1.179 € + 238 € per ogni forma farmaceutica aggiuntiva, complessi (fino a 5 componenti) 1.478 € e oltre 6 componenti 1.943 € 

Spagna: unitari 590 € e complessi (fino a 5 componenti) 738 € e oltre 6 componenti 923 € 

 L'osservazione della tabella ci dice immediatamente che qualcosa non marcia per l'evidente sproporzione dei costi dell'identica procedura nei singoli Stati. 

Premessa necessaria è che la registrazione permette la vendita di un farmaco sul territorio nazionale e perché ciò avvenga sono necessarie procedure di controllo sulle sostanze che costituiscono il farmaco. 

L'Unione Europea e i singoli Stati, recependo più o meno completamente le norme sballate UE, hanno provveduto a parificare le procedure di controllo fra medicinali Allopatici (le medicine normali per capirci) e i rimedi Omeopatici.

Questa parificazione denuncia immediatamente l'assenza di una qualunque consulenza qualificata in Omeopatia (quanto nelle altre branche della Farmacologia Funzionale) nella stesura delle norme e nella formulazione delle leggi e tanto meno, se possibile ancora più grave, negli organi di controllo. 

Dico questo perché il cardine della registrazione è l'indagine biologica, chimica e biochimica delle sostanze e dei complessi che costituiranno i farmaci da mettere in commercio. 

Nel caso dei rimedi Omeopatici questa indagine biologica, con i metodi attualmente impiegati per le aziende Allopatiche, è indagine sull'acqua fresca perché dopo la 12a CH, ma anche molto prima di questa diluizione, non c'è più materia molecolarmente verificabile e quindi risulta perfettamente inutile. 

Chiunque, anche con una minima infarinatura di Materia Omeopatica, conosce questa realtà tranne, evidentemente, il legislatore europeo, il legislatore italiano e l'organo di controllo, AIFA per conto del Ministero della Salute in questo caso, che, naturalmente non si preoccupano minimamente di procurarsi le informazioni corrette da consulenti qualificati. 

Dice la legge che un errore configura uno stato colposo ma lo stesso errore ripetuto configura una condizione dolosa. 

Aggiungo un'altra osservazione: in considerazione di quanto detto, i costi delle registrazioni dei rimedi Omeopatici non hanno nessuna giustificazione tecnico procedurale. 

Questi presupposti d'ignoranza che sfrutta l'ignoranza e si fa forte dell'ignoranza rischiano d’inginocchiare le pavide aziende produttrici di Omeopatici che si affannano a trattare i costi delle registrazioni invece di combattere per difendere un principio sacrosanto di conoscenza e libertà della scelta terapeutica. 

E ancora, come considerare il legislatore e l'organo di controllo che non si fanno dovere e carico, come in ogni Stato sano si dovrebbe (come sembra, ce ne sono pochi e poco), della conoscenza completa della materia della quale trattano facendo del pressappochismo e dell'incompetenza l'aurea regola procedurale inconsapevoli o peggio incuranti del danno prodotto. 

Questa stessa osservazione, in varia gravità di colpevolezza, vale per tutti i paesi europei ma, si badi bene, Italia in testa. 

Sono esterrefatto come Professionista, terrorizzato come Paziente e avvilito come Cittadino. 

 

Paolo Mosconi Medico Chirurgo. 

 

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