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ALLARME OMEOPATIA LETTERA APERTA 9 Novembre 2011

OMEOPATIA ALLARME.

È in atto una successione di eventi, maturati per ignoranza, incompetenza o peggio ancora volontà, che minano gravemente la pratica dell’Omeopatia e procurano danno ai Professionisti che la praticano e ai Pazienti che la utilizzano.
Alla base di questo caos c’è l’incompetenza manifesta di chi ha compilato le norme e l’altrettanto colpevole ignoranza di coloro (leggasi AIFA Agenzia Italiana per il Farmaco) che le mettono in atto.

Il progetto/intento di parificare Allopatia e Omeopatia nelle normative che disciplinano la loro costruzione e prescrizione ha generato di fatto il blocco della produzione e relativa prescrizione della maggior parte dei rimedi Omeopatici, unitari e non, in alta diluizione (cardine della prescrizione Omeopatica) e di quasi tutti gli estemporanei e complessi che costituiscono la gran parte della ricettazione quotidiana.

Questo clamoroso processo a danno dell’Omeopatia e di tutti coloro che la utilizzano è iniziato un anno fa circa con la cessazione improvvisa ed immotivata, causata dalle verifiche dell’AIFA, della produzione dei nosodi zoccolo storico della terapia Omeopatica.

Questo procedimento nefasto è continuato con l’immotivata cessazione, altrettanto improvvisa, della produzione di più di 700 (settecento) voci della farmacopea Omeopatica.

La vessazione sta continuando con la pretesa da parte dell’organo di controllo (incompetente ed inadeguato) AIFA di procedure di verifica della produzione degli Omeopatici e di tasse di registrazione impossibili da attuare.

È ovvio che fa da base a questa successione tragica l’assoluta ignoranza dell’Omeopatia e delle procedure di costruzione degli Omeopatici da parte del legislatore e dei vertici dell’organo di controllo, aggravata ulteriormente dalla altrettanto grande ignoranza e inadeguatezza degli ispettori che effettuano il controllo.

C’è chi personalmente, e non sono pochi, suppone che si possa trattare di un disegno doloso premeditato.

Lo stato di fatto, ad oggi, è che la costruzione dei rimedi Omeopatici e del loro utilizzo che parte dai Pazienti, che stanno già esprimendo il loro disagio e preoccupazione, è gravemente lesa e col progredire di questo processo sarà mortalmente colpita.

Queste righe sono diffida e diventeranno denuncia a chi e di chi ha prodotto questa improvvisa e inopinata interruzione di un pubblico servizio rivolto alla salute pubblica e gravemente leso l’attività delle aziende e dei professionisti che in questo contesto operano.

Denuncio, inoltre, con grave preoccupazione, l'evidente incompetenza in materia di Omeopatia dei legislatori, anche in sede di commissione europea, ma in particolare quella italiana che hanno addirittura male interpretato, peggiorandone l’effetto, le normative europee.

Diffido e denuncio inoltre le aziende farmaceutiche Omeopatiche per l’accettazione supina e codarda di norme che sconvolgeranno la loro capacità produttiva.

Diffido e denuncio ancora le case farmaceutiche Omeopatiche che mantengono inconcepibili ritardi ed inadempienze nelle produzione e nella fornitura dei rimedi ai Pazienti che ne necessitano per un mero calcolo economico.

Diffido e denuncio i Farmacisti Omeopatici che, testimoni di questo scempio, stollidamente lo subiscono sia a titolo personale, sia di associazioni professionali.

Diffido e denuncio infine i Medici Omeopati che, testimoni di questa morsa asfissiante della loro libertà, non hanno mosso un dito finora, associazioni comprese, per protestare e impedire questa barbarie, ignorante, anticostituzionale e assolutamente illiberale sequenza di eventi.

Io assisto con rabbia impotente, di fatto la prescrizione è impedita ed i rimedi introvabili, a questa intollerabile offesa alla libertà individuale e collettiva che si sostiene, come sempre in questi casi (la storia dell’Omeopatia ne testimonia) sull'ignoranza, le colpe e incompetenze di coloro che questi processi promuovono e portano avanti.

Sorge la riflessione sul tacito consenso dei governanti che per nulla sorvegliano questo fondamentale aspetto della vita della comunità che è la salute.

Rimini, 05/11/2011

Firmato da:
Dottor Paolo Mosconi Medico Chirurgo

E da tutti coloro che vorranno mettere la loro firma in questo documento facendolo diventare lo strumento per una azione di classe doverosa. 

Per informazioni: Avv. Luca Ventaloro 054125000

 

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